LA
CALENDULA: SPOSA DEL SOLE
Il sole è uno dei nostri migliori amici in quanto migliora la
nostra salute psicofisica.
La sua energia è euforizzante,ma dobbiamo goderne con
intelligenza, evitando l’esposizione dissennata al sole che danneggia la pelle,
approfittandone al meglio,senza abusarne e senza privarcene.
Per evitare le scottature non dovremmo esporci al sole troppo a lungo almeno per i primi
giorni,scegliendo una protezione adeguata in base al proprio fototipo.
Se dovesse accadere
però di scottarci, la natura ci viene in
aiuto anche in questa occasione .
Ottimo ed efficace è
l’olio ottenuto dai fiori di calendula che oltre a reidratare la pelle disinfiamma ,
protegge e lenisce dalle scottature solari,arrossamenti e altri problemi
cutanei. L’olio di calendula è ricco
infatti di grassi acidi insaturi e di sostanze cicatrizzanti, lenitive e antisettiche. La calendula
quindi è un vegetale particolarmente amico della pelle.
Nei
fiori e nelle parti verdi calendula sono presenti carotenoidi, flavonoidi e oli essenziali. I preparati a
base di Calendula officinalis sono ricchi di triterpeni, flavonoidi,
polisaccaridi,carotenoidi,fitosteroli. .
La calendula, in particolare, ha un potente effetto lenitivo per l'epidermide arrossata e screpolata. Conoscendo le sue proprietà è più facile sfruttare in modo pratico ed efficace la sua qualità. Si possono aggiungere all'acqua del bagno alcuni fiori di calendula per otterrete un effetto di detersione e morbidezza, oppure si può realizzare un impacco lenitivo: spalmate il gel alla calendula,qb su un velo di carta specifica per pelli sensibili e stendete poi il tutto sulla zona interessata. Applicate il preparato per circa 5 minuti e quei piccoli disturbi di infiammazione a poco a poco si attenueranno. Il nome calendula deriva dal latino Calendæ, che significa “primo giorno del mese“. Infatti la calendula raggiunge il massimo della fioritura nel primo giorno d’ogni mese del periodo floreale. I latini chiamavano la Calendula “Solsequium” che segue il sole: i fiori si aprono al sorgere del sole, lo seguono e si richiudono al tramonto. Un comportamento molto simile a quanto avviene per il girasole e per la passiflora, ma la più diffusa è certamente la Calendula officinalis.
Il fusto ramificato della calendula, termina con un fiore raccolto in capolini, la cui tonalità può variare tra il giallo e l’arancione acceso. La fioritura avviene ad inizio estate, fino ad autunno inoltrato.
La calendula, in particolare, ha un potente effetto lenitivo per l'epidermide arrossata e screpolata. Conoscendo le sue proprietà è più facile sfruttare in modo pratico ed efficace la sua qualità. Si possono aggiungere all'acqua del bagno alcuni fiori di calendula per otterrete un effetto di detersione e morbidezza, oppure si può realizzare un impacco lenitivo: spalmate il gel alla calendula,qb su un velo di carta specifica per pelli sensibili e stendete poi il tutto sulla zona interessata. Applicate il preparato per circa 5 minuti e quei piccoli disturbi di infiammazione a poco a poco si attenueranno. Il nome calendula deriva dal latino Calendæ, che significa “primo giorno del mese“. Infatti la calendula raggiunge il massimo della fioritura nel primo giorno d’ogni mese del periodo floreale. I latini chiamavano la Calendula “Solsequium” che segue il sole: i fiori si aprono al sorgere del sole, lo seguono e si richiudono al tramonto. Un comportamento molto simile a quanto avviene per il girasole e per la passiflora, ma la più diffusa è certamente la Calendula officinalis.
Il fusto ramificato della calendula, termina con un fiore raccolto in capolini, la cui tonalità può variare tra il giallo e l’arancione acceso. La fioritura avviene ad inizio estate, fino ad autunno inoltrato.
E’ una pianta accompagnata da diverse leggende che
la vedono protagonista, in Grecia, del dolore di Afrodite per la perdita del
suo Adone, in Inghilterra, dove è chiamata Marigold, dei rituali legati alla
Vergine Maria, legata al sole,in India per ripulire il Karma e fiore da donare al fiume, in ricordo dei defunti
. Il sole ne
condiziona il comportamento. Forse proprio per questo motivo,
nei testi medievali era indicata col nome di Solis sponsa,
ossia” “sposa del sole” .
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